Un cuore per Haiti
Lezione Contact
Le radici Willclown...(flash back 89)
(Tratto da antichi pensieri e percorsi nel sub continente Indiano)
"Le Radici Willclown" le radici profonde sono sicuramente ancorate al desiderio di libertà del suo ideatore stesso nei suoi viaggi in India dove l'apparenza contava poco o quasi nulla, ma lo sguardo era sovrano di ogni contatto umano... non potevi fingere e nemmeno mascherarti davanti ad un bambino povero o un lebbroso che ti strisciava davanti agli occhi raccogliendo le buccia di noccioline che ti cadevano per terra... il naso rosso era il cuore che palpitava e i colori quelli del sorriso del tuo sguardo, portare la tua vita verso l'altro poteva essere considerata una conquista più della tua borsa da viaggio... dove si fermavano le grandi macchine umanitarie... partivi tu senza nulla nelle mani che potesse essere rubato, se non il cuore gonfio di desiderio, di contatto...
Spesso ti veniva detto "questo non si può fare" ma trionfava sempre... la volontà di andare oltre
The Will !!! "la volontà"... una volta prefisso un obiettivo anche folle... non ti fermava più nessuno se il fine era raggiungere un anima sofferente... "Il sangue che scorreva lungo le tue vene arrivava diritto al cuore di chi volevi aiutare senza perdersi nei meandri delle convenzioni di chi non sapeva, non aveva mai mangiato polvere e fango, non si perdeva in simposi senza fine che potevano trasformare il sangue in acqua"... (il potere del touch)
Una cordata silenziosa...
Un solitario clown tra le corsie di un ospedale nel nord, un corteo silenzioso tra le macerie dell'Abruzzo e un passaggio tra alcuni anziani del sud...
Una cordata silenziosa senza preavviso ma con uno scambio di messaggi la notte del primo dell'anno, ci ha trovato con lo stesso desiderio e animo...
Squilla il telefono alcuni ragazzi stavano varcando le soglie di piazza d'armi e dopo essere passati silenziosamente davanti alla casa dello studente... che ad uno ad uno ho sentito commossi, ricordandomi le difficoltà avute nella nostra missione del dopo terremoto e volendo farmene partecipe...Mentre in un altro scenario di corsia avviene l'incontro con "la signora Lucia" non finiva più di ringraziare...
I corridoi erano spenti... nessun segno di festa soltanto singhiozzi, non era nemmeno più l'orario delle visite e la mezzanotte stava per
scoccare...
non vi era forma o spiegazione del passaggio tra i volti rassegnati,
qualcuno pensava che si cercava un parente, poi realizzato che si
stava li per loro, sorridevano di gioia stringendoci la mano, un
anziano voleva assolutamente condividere il suo auricolare per far
sentire la sua musica era l'unica cosa che poteva dare nella sua
gratitudine...
Quasi nessuno si chiedeva perchè eravamo la senza nessuna veste
ufficiale o rappresentando qualcosa, era solo il piacere di
condividere attimi di affetto con chi non poteva godersi le feste...
Buon anno e che sia per tutti un anno di "vero amore".... (Francis
1/1/10)
ps.gradite testimonianze da inviare a service@clown.it