Patch Adams presto tra noi

Da un intervista a Patch Adams

Patch, lo chiamano i volontari, e lui è il volontario per eccellenza: Hunter Adams detto «Patch» è il medico statunitense che ha dedicato la propria vita agli altri, ai malati, donando il sorriso come forma di terapia e guarigione.
Il vero Patch Adams, dentro quei suoi strani calzoni colorati, e quella camicia hawaiana, e i capelli tinti d’azzurro, come usciti da un cartone animato.
L’OSPEDALE - Nel 1971 ha fondato e diretto il «Gesundheit! Institute», una comunità medica olistica che ha fornito medicine e cure gratuite a migliaia di pazienti. Patch, dopo 38 anni, non è ancora riuscito a portare a compimento il suo sogno. Il completamento del suo ospedale. «Libero e gratuito. Dove curare tutti indistintamente con le medicine e con l’amore che tutti i dottori dovrebbero avere per il proprio paziente. Altro che assicurazione medica come richiede il mio paese». E lì resta con la più grande delle sue ambizioni, quella di offrire un esempio migliore, uno stimolo all’amore e alla gratuità, o una spina nel fianco. Quando un giorno sarà finito, l’ospedale di Patch avrà la forma di un clown.
CHI E’ IL MEDICO - Secondo Patch, il vero scopo del medico non è curare le malattie, ma prendersi cura del malato. Tale concezione stravolge alcuni dei concetti cardine della medicina occidentale moderna, rendendo Patch Adams un personaggio rivoluzionario e scomodo che si contrappone in maniera forte alla medicina delle case farmaceutiche. «I mali che affliggono la maggior parte dei malati, come la sofferenza, la noia e la paura, non possono essere curati con una pillola. I medici devono curare le persone, non le malattie».
MEDICO E CLOWN - La sua scheda personale della scuola di medicina riporta che Hunter Patch Adams venne bocciato per «eccessiva gaiezza». Un tutor universitario una volta gli disse che «se voleva fare il clown doveva andare a lavorare in un circo». Patch di fatto voleva diventare un clown. Ma desiderava anche fare il medico. È riuscito ad esercitare entrambe le professioni combinando alcuni aspetti molto diversi della sua personalità.
LE MAMME - Ci ha raccontato di come abbia appreso il più significativo esempio di volontariato dalla sua mamma: «Sono loro, le madri, disposte a donare il proprio tempo il primo vero volontario al mondo. Basta guardare la loro attenzione, la loro cura, gratuita. Ed è la gratuità la vera scoperta, l’essere impegnati in qualcosa di utile che non riceve nessun compenso, se non quello della riconoscenza di chi ha bisogno»
IL PERDONO MANCATO – «Il mio Paese non ha voluto far risiedere la sua forza nell’unico atteggiamento rivoluzionario e vitale: il perdono». Patch lo ha detto con la sua indole calma e persuasiva, con la sua schiettezza per niente invasiva: «La guerra ha portato l’orrore senza restituire niente. Il perdono invece avrebbe portato la soluzione ai problemi lì dove ce ne fosse stato bisogno, e non la distruzione. I soldi spesi per quella distruzione avrebbero dovuto essere destinati alla costruzione. Pensate quanto bene avrebbe potuto generare». Lo abbiamo ascoltato, nel suo americano non urlato, parlare di amore, di perdono… cose già dette, già sentite. Qualche volta le abbiamo viste però incarnate in persone come Patch, e questo ci ha rimesso, per qualche minuto, in pace col mondo. Natalia C. , 22 maggio 2008

Amici grazie

...Carissimi Amici!

nacque tutto in un bel sabato pomeriggio di settembre dell'anno 2004
quante emozioni...entrai, vidi molte facce "strane" moolto strane,per me tutti estranei, ed ecco che ad un certo punto si inizia...un omone vestito di nero...ma ki è cussu???
inizia a parlà...(nn c'ho capito niente i primi minuti)...poi col tempo ho imparato il suo vocabolario fatto da francesismi,neologismi, (lotte con la grammatica italiana) (ahahahahaahh).
si inizia...con una musica in sottofondo...e ( "trovatevi un compagno.!..ora abbracciatevi")... chi mi tocca un panzettone scoppato con la maglietta della salute e pure sudato....( O MIO DIO!!!!!)...a Lù, mannaggià a te!!!!...ahahahahahahah.
... e poi pian piano Francesco ha teso la mano verso quel bambino nn ancora contaminato dal conformismo, dalla cattiverià e dalla serietà di questo mondo ed ho visto che era ancora li, lì prorprio dove l'avevo lasciato io.
... anni sono passati, anni, di gioie, di vittorie, di sconfitte, anni di volontà di mettersi in campo, anni di ritornare a bordo pista a vedere gli altri correre, anni a meditare su quello che stiamo facendo, anni a cercar di sviluppare qualcosa di molto grande...
dopo tanto tempo passato insieme ... soffro ... nel vedere che a volte nn basta un sorriso per risolverle, ma sicuramnte basta l'amore per migliorarle!
... nn facciamo in modo di rovinare quello che se pur piccolo tutti insieme ... chi più ... chi meno ... abbiamo ... AVETE... costruito!!!
l'amore nn conosce interesse,l'amore nn si adira,l'amore nn tiene conto del male!
Un'abbraccio clown a tutti voi!
con sincero affetto Andrea (Clowndottore willclown Pescara)